Televisione, come sapere se a settembre puoi vedere i nuovi canali digitali DVB-T2
Slitta a settembre l'ultimo step del passaggio al nuovo digitale terrestre. Si partirà coi canali Rai, ma per un periodo anche i televisori più vecchi potranno continuare a vedere i programmi della tv di Stato. Ecco come scoprire se il tuo televisore è compatibile con il nuovo TVB-T2 e cosa puoi fare nel caso non lo fosse.
di Luca Cartapatti
Il vecchio digitale terrestre non vuole proprio saperne di andare in pensione. In teoria si sarebbe dovuto passare al nuovo DVB-T2 (ovvero il segnale tv "ricevibile" solo dagli apparecchi dotati di decoder di ultima generazione) già a inizio 2023. Poi la data è slittata al 10 gennaio 2024, ma anche l'anno nuovo si è aperto ancora con le trasmissioni nel vecchio segnale (DVB-T1); questo perché, nell’anno delle Olimpiadi, il passaggio forzoso è stato ritenuto inopportuno.
Ora, almeno stando alle parole del Direttore tecnologico della Rai Stefano Ciccotti, la data di inizio delle trasmissioni in DVB-T2, almeno per la tv di Stato, è stata spostata al 1° settembre 2024. Insomma, l’ennesimo ritardo per una migrazione annunciata più volte (sono ormai quasi 5 anni che ne parliamo) e che, stando alla roadmap iniziale, sarebbe dovuta concludersi totalmente già nel 2021.
Le tappe di un passaggio infinito
Quello del passaggio al nuovo standard tv è una telenovela che va avanti dal 2019. Concluso il passaggio (imposto) alle nuove frequenze per liberare la banda dei 700MHz, da destinare alla telefonia mobile, l'iter prevede altri due passaggi da concludere per poter mandare in pensione il vecchio digitale terrestre.
Il primo è avvenuto, dopo molteplici rinvii, alla fine del 2022 e consisteva nell’abbandonare la vecchia codifica dei filmati basata su algoritmo Mpeg2 per passare al più efficiente e qualitativamente migliore Mpeg4. Il passaggio è stato, tutto sommato, abbastanza indolore perché i televisori che ancora non supportavano la codifica Mpeg4 erano davvero pochi (si parla di quelli precedenti al 2010).
Il secondo e ultimo passaggio, ovvero l’abbandono della tecnologia di trasmissione del segnale televisivo nota come DVB-T per passare a quella denominata DVB-T2, invece deve ancora avvenire e dovrebbe prendere il via appunto a partire dal 1° settembre con le prime trasmissioni Rai in formato di segnale.
Da settembre, 8 milioni senza tv
Dal primo di settembre, quindi, Rai 1, Rai 2 e Rai 3 (assieme ad altri canali contenuti nello stesso Mux) inizieranno le trasmissioni con il digitale terrestre di nuova generazione, anche se almeno per un certo periodo le trasmissioni saranno in "simulcast" ovvero i tre canali Rai si potranno vedere anche con i televisori più datati.
A differenza della migrazione delle frequenze e dell’abbandono della vecchia codifica Mpeg2, il passaggio al DVB-T2 lascerebbe senza tv, si stima, oltre 8 milioni di famiglie. Stando ai dati Censis e Auditel diffusi nel mese di giugno dello scorso anno, pare che quasi il 57% delle famiglie italiane non si sia ancora attrezzato con un televisore in grado di decodificare il nuovo segnale tv.
A conti fatti, però, le persone sembrano non avere tutta questa fretta di abbandonare il proprio televisore. Sarebbe l’ennesima spesa “imposta” dall’alto, come se non bastasse incertezza e inflazione, senza contare che l’appeal della televisione non è più quello di una volta, visto che ormai internet sta prendendo il posto dell’etere come mezzo attraverso il quale guardare la televisione.
Come sapere se devi cambiare tv
I consumatori avranno quindi più tempo per adeguarsi al passaggio al DVB-T2. Ma come il consumatore capire se da settembre il suo televisore sarà da cambiare? Ci sono in pratica tre cose che si possono fare.
- La prima è guardare l'anno in cui si è acquistato il televisore: chi ha acquistato una tv dopo il 2019 può già dormire sonni tranquilli; i possessori di televisori più “datati”, dovranno con ogni probabilità attrezzarsi per continuare a vedere la tv. In alternativa all’acquisto di un nuovo modello di televisore (qui trovi i nostri test comparativi su quelli grandi e i televisori invece più piccoli, è possibile anche pensare ad aggiornare quello vecchio con un più economico decoder; nel nostro test sui decoder ti indichiamo quali sono i modelli migliori ai prezzi più convenienti.
- Se non ti ricordi l'anno in cui hai acquistato il televisore o comunque non hai certezze, puoi anche fare un'altra verifica per scoprire se il tuo televisore è da cambiare: è sufficiente cercare nel menu principale del tuo apparecchio la voce "Sintonizzatore digitale" (o una definizione simile): se compare la dicitura DVB-T2 HEVC/H265 allora la tv è compatibile con il nuovo standard. In realtà non tutti i televisori potrebbero dare questa informazione: come alternativa puoi trovare questa stessa informazione sul libretto d'istruzioni del televisore al paragrafo dedicato alle caratteristiche dell'apparecchio.
- Infine, se non ha troppa dimestichezza con il menu delle impostazioni del tuo televisore, puoi sempre sintonizzarti sui canali di prova; dopo aver risintonizzato le frequenze, vai sui canali 100 o 200: dovrebbe apparire un rettangolo bianco su sfondo blu con la scritta “Test HEVC Man10”. Questo indica che il tuo apparecchio sarà in grado di vedere le trasmissioni anche dopo il 1° settembre. E' stato aggiunto anche un canale audio che trasmette della musica di sottofondo, in modo da verificare la piena aderenza del proprio televisore al nuovo sistema di trasmissione.
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