1controuno, la startup che insegna a giocare a calcio su TikTok

Tre allenatori hanno lanciato una start up che spiega ai giovani la tecnica del calcio attraverso brevi video su TikTok.

Immagine articolo

All’orizzonte c’è la creazione di una app e di una piattaforma online più strutturata. «Ma guai a dire che siamo la Dad del pallone» avverte Giorgio Remuzzi, 28 anni, ideatore e fondatore di 1controuno (1•1).

«Non è didattica a distanza perché non va a sostituire gli allenamenti in presenza di ragazze e ragazzi, che comunque in questo momento sono fermi ma a integrarli. Pensiamo che la tecnica individuale non sia allenata a dovere. Nelle amichevoli internazionali, a livello giovanile, è dura fare bella figura: in Spagna ogni bambino ha un bagaglio tecnico e motorio di base che è migliore di quello dei nostri ventenni. Da noi manca un metodo».

Giorgio Remuzzi è un istruttore della Scuola Calcio Juventus Sisport, società legata a filo diretto con quella bianconera, così come i suoi compagni di viaggio Marco Panzolini e Simone Perla, anche se il progetto è totalmente autonomo.

A loro si è unita la grafica Ottavia Guidarini, che, come Remuzzi, frequenta una scuola di scrittura e comunicazione. L’idea che sta alla base di 1controuno è semplice ed è riassunta nell’hashtag #incampodovevuoi: allenare la tecnica individuale di chiunque decida di seguirli e possieda un pallone e uno smartphone. Gli esercizi da eseguire sono individuali e richiedono poco spazio.

I fondatori sanno che possono raggiungere un pubblico che sulla carta è sconfinato, questo è il bello delle piattaforme digitali, e infatti per coprirlo tutto hanno aperto un profilo Instagram (puntando, chiaramente, sui Reels) e Facebook.

«Dove a seguirci non sono i giovani ma i loro genitori, che vorrebbero apprendere qualche tecnica per giocare con i figli, o “allenarli”. In un periodo, poi, in cui la maggior parte delle scuole calcio si è fermata e l’attività individuale è permessa solo in zona gialla».

«A breve inizieremo a pubblicare anche su YouTube, realizzando video più lunghi, comunque incentrati su un unico gesto. Ad esempio, le punizioni, che stiamo spiegando con delle riprese dal drone». 

@1controuno

SOMBRERO DI TACCO . #1contro1 #tutorial #imparacontiktok #giocacontiktok #sombreroditacco #sombrerochallenge

Negli ultimi giorni hanno iniziato a studiare e scomporre in tutorial anche alcune reti molto famose degli ultimi anni: il gol di Totti in mezza rovesciata contro la Lazio nel derby del 2015, quello di Henry (che recentemente ha sospeso gli account sui social network) al volo contro il Manchester United ai tempi dell’Arsenal e poi quello di Fabio Grosso contro la Germania nella semifinale del Mondiale 2006.

@1controuno

Rispondi a @marcosd232 FABIO GROSSO Germania - Italia 0-2 #1controuno #stessigoal #tiktokcalcio #italiagermania #mondiali #campionidelmondo #grosso

♬ Seven Nation Army - The White Stripes 

Visto che tutto è iniziato su TikTok, ovviamente i video sono dinamici e durano pochi secondi. Viene mostrato il movimento da eseguire, prima per intero e poi frammentato in tutte le sue parti.

@1controuno

Rispondi a @ilprosdy FRANCESCO TOTTI Lazio - Roma @asroma #stessigoal #tiktokcalcio #francescototti #1controuno @francescotottiofficial

♬ Sembro Francesco Totti - Bello Figo

«1controuno si concentra sul gesto tecnico, controlli facili, ma anche finte e cambi di direzione acrobatici».  Non a caso uno dei video che ha avuto più successo, oltre le centomila visualizzazioni, svela i segreti della rovesciata perfetta. La “giocata” per eccellenza, quella più iconica che tutti sognano di fare almeno una volta in campo».

Ecco perché il progetto è stato chiamato 1controuno:

«Assimilare questi gesti alla perfezione e replicarli anche in partita è il metodo migliore per creare superiorità numerica. I nostri video sono finalizzati al gioco reale, è questa la differenza rispetto agli altri contenuti calcistici che girano in rete».

@1controuno

ROVESCIATA CON ALZATA. #1contro1 #tutorial #imparacontiktok #giocacontiktok #rovesciatachallenge #rovesciataconalzata #turorialrovesciata

♬ Thunderstruck - AC/DC

«Io e il mio collega Marco Panzolini siamo discepoli di Horst Wein, ’allenatore che ha ispirato il metodo di lavoro delle scuole calcio spagnole. Da noi la tecnica è lasciata indietro: dovremmo iniziare dai bambini di otto anni per avere adolescenti da formare solo tatticamente, invece sono strutturati fisicamente ma non sanno stoppare un pallone».

Un amore per la tecnica che Giorgio Remuzzi manifesta indossando nei video maglia e pantaloncini di Maradona con la Nazionale argentina.

Dopo la creazione di una fanbase che oggi conta qualche migliaio di persone su TikTok e sugli altri social, la startup italiana cercherà dei finanziatori (anche tramite un bando) per continuare a crescere, ovvero sviluppare un’applicazione per smartphone e un sito internet con cui tutti potranno allenarsi, registrando il proprio profilo e monitorando i progressi giorno per giorno.

Partire da TikTok era necessario per catturare un’audience giovane: la Generazione Z, che comprende i nati dal 1997 al 2010. Secondo i dati della società di ricerca statunitense ComScore, a luglio 2020 erano otto milioni le persone attive sulla piattaforma in Italia e poco meno della metà (il 42%) appartenente alla fascia di età 17-24 anni. Il numero degli utenti totali è ancora basso rispetto ai rivali Facebook e Instagram, ma TikTok mostra un tasso di crescita notevole, quasi del 400% negli ultimi dodici mesi. Nonostante, nel 2020, la reputazione del social network di proprietà della cinese ByteDance sia stata minata dalle accuse dell’ex presidente americano Donald Trump, che la reputava una minaccia per la sicurezza nazionale e ha cercato di bandirla negli Usa.

Anche nel mondo del calcio TikTok ha proseguito il processo di diffusione, sebbene metà dei club di Serie A manchino all’appello. Ad aprile 2020, a un anno e mezzo dal suo arrivo in Italia, erano sette gli account verificati: Inter, Milan, Roma, Napoli, Fiorentina, Cagliari e Parma e solo le milanesi superano oggi il milione di follower. A luglio scorso si è aggiunta la grande assente, la Juventus, che oggi è la più seguita con due milioni e mezzo di follower: del resto può contare sulla popolarità di Cristiano Ronaldo. L’hanno imitata Atalanta e Sampdoria, mentre la Lazio è l’unica assente tra le “sette sorelle” del nostro campionato.

I contenuti proposti, in linea con il registro comunicativo per cui il social si caratterizza, sono per lo più highlights, gesti spettacolari e challenge che coinvolgono i giocatori e i tifosi, importanti per mantenere un contatto, seppur virtuale, durante la pandemia.

A metà gennaio è nato l’account TikTok della Lega Serie A, salutato con la challenge #ciaoseriea, che invitava gli utenti a mostrare le loro esultanze per celebrare lo sbarco sul social cinese. Attualmente ha 128mila follower. A febbraio, invece, è stato ufficializzato il ruolo di TikTok come Global Sponsor degli Europei di calcio della prossima estate. Una notizia molto importante perché è la prima volta che una piattaforma di intrattenimento digitale sponsorizza una competizione internazionale UEFA.  

Da non perdere