Dante, l’italiano

Giovanna Frosini, Giuseppe Polimeni (a cura di)

goWare & Accademia della Crusca, Libri

ebook 15,00€ | cartaceo 35,99€

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Descrizione

Il volume che, in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Accademia della Crusca realizza in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo, non poteva, in questo anno centenario, che essere dedicato a Dante.

Nel libro, intorno alla figura e alla lingua di Dante, convergono storie di ricerca diverse. Studiosi noti e affermati, dantisti di vaglia, si affiancano a giovani ma agguerriti ricercatori. Temi tradizionalmente legati ai più vari aspetti dell’azione e dell’immagine di Dante tracciano i perimetri fondamentali delle sue idee linguistiche, della sua operosità, della sua presenza e del suo riuso nella tradizione e nella storia, non solo letteraria, ma anche figurativa e dialettale; a essi si uniscono temi nuovi e meno scontati, che toccano molti dei mezzi e modi della comunicazione destinata al largo pubblico (dall’opera lirica alle canzoni, dal Dante dei fumetti e per ragazzi al Dante degli enigmisti, fino a una più generale considerazione del Dante pop). La varietà degli argomenti trova riscontro nella disponibilità di materiali inediti e studiati per la prima volta, che ci si augura possano essere apprezzati, anche per una fruizione didattica, da un pubblico italiano e internazionale; a questa finalità risponde anche l’inserimento di una sitografia aggiornata.

Le voci e le figure di poeti e scrittori, enigmisti e fumettisti, che hanno donato le loro creazioni originali, raccontano un dialogo con Dante che viene da lontano e va oltre il centenario. Un valore aggiunto di questo libro, che percorrerà le vie del mondo, è l’immagine di copertina, realizzata da Federica Mauro, una giovane artista con disabilità: al suo Dante e le Stelle è affidata una speranza di rinascita, che porti tutti noi «a riveder le stelle».

Autore

Giovanna Frosini è professoressa ordinaria di Linguistica italiana all’Università per Stranieri di Siena. Con Luca Serianni e Luigi Matt dirige gli “Studi linguistici italiani”. Ha dedicato vari studi e interventi (anche di tipo didattico e di alta divulgazione) all’opera di Dante, sia negli aspetti linguistici sia negli aspetti filologici; fra gli ultimi, Il volgare, in Dante, a cura di Roberto Rea e Justin Steinberg (Carocci, Roma, 2020).

Giuseppe Polimeni è professore ordinario di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Milano. Fa parte del gruppo di ricerca “Coordinate dantesche”. Intorno a Dante ha pensato i saggi raccolti nel volume Come fronda in ramo. Forme e modelli della varietà nell’Italia dei volgari (Biblion, Milano, 2019). Con Silvia Morgana e Massimo Prada dirige “Italiano LinguaDue” (https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/index/).

Ne parlano

Possiamo dire che la figura del poeta e la sua opera hanno attraversato indenni, e forse uscendone più forti, questo anno celebrativo, offrendosi a letture, interpretazioni critiche (qualche volta estreme), adattamenti, volgarizzamenti. Insomma Dante non ha smesso di essere Dante, ben presente nella struttura della nostra identità nazionale, capace di parlare, di dimostrarsi vitale, a distanza di secoli, e anche “da remoto”. Letture.org

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