Lucia Goracci, la giornalista Rai sequestrata in Romania durante l’intervista con la senatrice Sosoaca: «La polizia accusava noi»

di Antonella Baccaro

Chiusa con la troupe in una stanza per le domande alla senatrice no vax Diana Sosoaca: «Mi ha detto cher ero filo “governativa” mentre lei stava con Dio. Siamo liberi grazie all’intervento dell’ambasciatrice Navarra»

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Ha solo due preoccupazioni Lucia Goracci, inviata del Tg1 che sabato scorso, a Bucarest, ha subito insieme con la troupe un sequestro da parte della s enatrice rumena «no vax» e di estrema destra, Diana Sosoaca, che le aveva concesso un’intervista. Solo l’intervento dell’ambasciatrice Gabriella Navarra, l’ha successivamente sottratta al sequestro e a un lungo fermo da parte della polizia.

Prima di tutto, come sta?
«Io sto bene. Sono tornata in Italia, sento intorno a me tanta solidarietà. Ma vorrei che la mia denuncia alla polizia rumena avesse seguito, perché quello che abbiamo subito non può passare sotto silenzio. Non farò generalizzazioni sul Paese, su un popolo o su un corpo di polizia, ma proprio per questo vorrei che la denuncia facesse il suo corso».

La seconda preoccupazione?
«C’era una giornalista rumena con me, Delia Marinescu, so che anche lei stamattina ha sporto denuncia. Ecco vorrei che venisse tutelata».

Ricostruiamo quanto è avvenuto. Lei aveva ottenuto, insieme con Marinescu, un’intervista da Sosoaca sulle sue posizioni «no vax».
«Sì, è bene chiarire questo punto. Siamo stati ricevuti per questo. Peccato che, una volta iniziate le domande, la senatrice, in un crescendo grottesco, abbia deciso prima di sbatterci fuori e poi invece di rinchiuderci nella stanza...».

Che domande è riuscita a farle?
«Le ho chiesto le basi scientifiche delle sue posizioni “no vax”. Lei ha cominciato a dirmi che in Romania i morti erano stati seppelliti nudi in sacchi neri e che questo avrebbe meritato una seconda Norimberga».

E poi?
«Le ho fatto presente che io sono grata ai governi che stanno fronteggiando la pandemia. A quel punto ha detto che ero una giornalista “governativa” mentre lei stava “con Dio e con la verità”».

Fine dell’intervista.
«E inizio dell’incubo. Ci ha chiusi dentro insieme a alcuni uomini, tra cui il marito. Poi ha cominciato a filmarci con un telefonino mentre con l’altro chiedeva l’intervento della polizia, denunciando che avevamo fatto irruzione con la troupe».

La polizia è arrivata.
«Pensavo che sarebbe bastato mostrare tesserino e passaporto per far capire che non eravamo aggressori. Invece quando sono riuscita a sgusciare via dalla stanza e a parlare con un poliziotto, ho capito che sotto accusa eravamo finiti noi».

Il marito della senatrice ha tentato di zittirla.
«Sì, mi ha dato un paio di pugni sulla spalla e sul braccio ma poi ha aggredito anche un poliziotto. Voleva recuperare le immagini girate».

Come siete finiti in commissariato?
«Ci siamo andati con l’idea di denunciare. Invece anche lì la situazione si è fatta torbida. In tanti ci hanno interrogato senza verbalizzare, poi abbiamo subito una perquisizione corporale perché cercavano armi o droga. Infine, quando sembravano avessero accolto la denuncia, ho letto nel verbale che io ero stata “tradotta” alla polizia. La versione era inaccettabile. Ho chiesto di venire rilasciata e basta. Ma non ci lasciavano andare. Così ho chiamato l’ambasciata».

E come è finita?
«Che sono passate altre due o tre ore per convincere il commissario che non gli avremmo mollato le immagini che lui pretendeva a corredo della denuncia».

Ci siete riusciti?
«Sì, e la denuncia alla fine è partita».

Perché teme che non se ne farà niente?
«Stamattina ho saputo che il marito della senatrice è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale. Vuol dire che il fatto di aver aggredito dei giornalisti non rileva... ma vediamo».

Molti esponenti politici stanno chiedendo l’intervento del nostro governo su quello rumeno. Si associa?
«Non è mio compito sollecitare. Mi basta che la collega sia salva e che la denuncia vada a buon fine. Episodi del genere sono intollerabili in un Paese della Ue».

14 dicembre 2021 (modifica il 14 dicembre 2021 | 16:02)